Vellutata di fagioli con "malfattini"
gennaio 24, 2015
Due pennellate di glassa ai panini dolci, quattro pennellate di smalto alle sedie.
Mi sono alternata al di qua e al di là di una porta, diventata bianca anche lei poco tempo fa, scambiando pennelli e fragranze a ogni varco di soglia.
E confesso che il profumo di brioche era molto meglio dell'aroma di mordente.
Ora le sedie sono al loro posto vestite di tutto punto con cuscini di lino completi di fiocco (bianco, ça va sans dire) che mi sono costati un paio d'ore di taglio e cucito con la zia chiacchierona per risparmiarmi un monologo col sarto silente.
Tempo una settimana e mi sono fatta venire in mente di sostituire anche il piccolo tavolo. Ho visto una foto ed è stato amore a prima vista. Naturalmente richiede un po' di lavoro, niente che si possa comprare già fatto per intenderci.
"Abbiamo ancora quelle vecchie assi?"
Un carosello di trapano, mazzuolo e pialletto.
E sono pronta a infilarmi di nuovo i guanti usa e getta.
Abbracci,
V.
P.S. per Emiko, destinataria virtuale dei panini (stiamo sperimentando questa ricetta a quattro mani e un oceano di mezzo): non ho invertito i pennelli in tutto quel viavai e la ricetta funziona.
P.S. per Emiko, destinataria virtuale dei panini (stiamo sperimentando questa ricetta a quattro mani e un oceano di mezzo): non ho invertito i pennelli in tutto quel viavai e la ricetta funziona.
Brodo di borlotti con "malfattini" (per 2 persone)
Per il brodo:
100 g di fagioli borlotti (oppure una lattina da 250 g sgocciolati)
1 carota
1/2 gambo di sedano
1/2 cipolla
1 patata piccola
1 foglia di alloro
1 rametto di rosmarino
1 mazzetto di prezzemolo
1 aglio
Olio, sale, pepe
Per i "malfattini":
100 g di farina
1 uovo piccolo
1 pizzicotto di sale
Mettete a bagno i fagioli per almeno 12 ore. Risciacquateli (vale anche per quelli in lattina) e metteteli in una pentola con patata, carota, sedano e cipolla tritati grossolanamente, alloro e rosmarino; coprite di acqua, aggiungete poco sale e fate cuocere finché i fagioli non sono teneri.
Intanto preparate la pastella: fate la fontana con la farina, unite un pizzicotto di sale e rompeteci l'uovo; lavorate prima con una forchetta, poi a mano finché non otterrete un impasto duro, se le vostre uova sono di dimensioni standard (quelle acquistate di solito lo sono) magari aggiungete un po' di farina.
Lasciate riposare la pastella 15' senza coprirla poi tagliatela prima a fette, quindi a bastoncini (avete presente le patatine fritte?) infine a quadretti che dovrete tritare a coltello come se si trattasse di verdure finché non ottenete delle briciole fini. Sgranatele strofinandole tra i palmi e lasciatele asciugare su un canovaccio pulito.
Questa quantità è sufficiente per quattro persone, fate le dovute proporzioni.
Quando i fagioli sono teneri, eliminate la foglia di alloro e il rametto di rosmarino e lavorate con il frullatore ad immersione finché non avrete una crema molto fine; se necessario aggiungete un po' di acqua. Aggiustate di sale e lasciate sobbollire.
Fate un trito molto fine di prezzemolo e aglio, scaldate in padella due cucchiai di olio extravergine e fatelo saltare. Unitelo al brodo (tenetene da parte un paio di cucchiaini per servire) e mescolate rapidamente.
Cuocete i "malfattini" nel brodo pochi minuti. Versate nei piatti e completate con l'olio erborinato e una macinata di pepe.
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Prezzemolo a parte: è il valore aggiunto di questo brodo, irrinunciabile per dargli quella marcia in più. Nel momento in cui lo versate si sprigiona un profumo che ha potere di persuasione... provateci.