Un tradizionale bensone
C'è una trattoria, dispersa nella campagna, che è stata la succursale di una nostra cucina per lungo tempo.
La frequentavamo spesso, un po' per pigrizia, un po' per comodità. Era la nostra alternativa fissa ai momenti di disorganizzazione culinaria; uscivamo di casa, così come eravamo e la raggiungevamo a piedi, con la torcia per illuminare la strada nelle sere di nebbia fitta.
Se venite da fuori, in una di quelle sere, partite corredati di un buon senso di avventura perché non ci sono insegne, né indicazioni, né tantomeno illuminazione. Semplicemente lasciate il paese, seguite la strada dell'argine e ve la ritrovate davanti.
E non lasciatevi intimidire, se siete arrivati fino qui, dalla prima impressione; l'abito non fa il monaco, neanche di fronte a un ingresso vintage, a un'apparecchiatura basica e all'esuberanza degli "appesi".
Vi dirò di più: non è nemmeno scontato che abbiate un tavolo solo per voi, spesso vi fanno sedere insieme ad altri, ma qui nessuno ci fa caso...
Chi vi serve è anche chi cucina. Pochi piatti che si ripetono come le stagioni, oltre a qualche nouveauté che ha stuzzicato la fantasia della cuoca, ma che probabilmente faticherete a trovare di nuovo.
Quello che invece è una presenza fissa è il bensone, corredato come nella migliore tradizione di marmellata brusca, a cui puntualmente facciamo onore insieme a un ultimo bicchiere di vino dolce.
Della ricetta esistono numerose versioni e posso dire di averne sperimentate parecchie prima di essere arrivata a questa che qualcuno definisce la sublimazione...
Bensone:
350 g farina 00
120 g zucchero
100 g burro morbido
2 uova
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
Rapatura di limone
Latte q.b.
Fate la fontana con la farina e il lievito setacciati, versate al centro gli altri ingredienti e iniziate ad impastare aggiungendo se necessario qualche cucchiaio di latte. L'impasto deve risultare morbido ma non troppo appiccicoso.
Adesso avete due alternative: lasciarlo al naturale dandogli una forma vagamente somigliante a una "S" tridimensionale, praticare qualche taglio sulla superficie, pennellare con latte e spolverizzare di zucchero semolato o in granella. Da noi è la versione che va per la maggiore. Da intingere nel vino dolce bagnandosi almeno la prima falange.
Oppure potete stenderlo su un foglio di carta forno in un rettangolo di 1,5 cm circa di spessore e farcirlo al centro con abbondante marmellata (di quella extrabrusca di prugne o amarene, null'altro ammesso); con l'aiuto della carta ripiegare un lembo verso il centro, sovrapporvi l'altro e chiudere anche i lati corti per evitare la fuoriuscita del ripieno in cottura.
In entrambi i casi infornate a 180° per 45' circa e se la superficie dovesse scurire troppo copritelo con un foglio di alluminio finché non è cotto alla perfezione. Lasciate nel forno spento altri 5' poi fate freddare su una gratella.
Bensone o belsone? L'etimologia è incerta... l'ho sentito definire in entrambi i modi, forse più spesso belsone, quindi ho concluso che deve essere una sfumatura di denominazione legata all'origine geografica di chi vi ha dato la ricetta... tenendo presente che anche pochi chilometri fanno la differenza!
Abbracci,
V.
28 commenti
Hello from Spain: fabulous recipe. Very wealthy and tasty. Keep in touch
RispondiEliminama dai??? mai sentito !!! me lo vedo molto bene farcito con marmellata! :-) un abbraccio
RispondiEliminaNon conoscevo questa specialità..mi ispira e attira tantissimo, dev'essere troppo buono, ha un aspetto invitantissimo:)))
RispondiEliminabravissima, complimenti:))
un bacione e buon fine settimana:))
Rosy
non l'ho mai sentito, ma e' molto invitante e tu presenti sempre i tuoi piatti con molta cura, complimenti!!!!Baci Sabry
RispondiEliminaGrazie Sabrina, il tuo è proprio un bel complimento. Buona domenica e a presto!
EliminaV
Ma che buono deve essere!! Ma risulta morbido o croccante?
RispondiEliminaUn abbraccio cara e buona domenica
Cara V,
RispondiEliminaChe dolce questa Bensone e con una Moscata d'Asti... c'è com'un cielo!
Buona 3. settimana Avvento.
Baci,
Mariette
Mariette: Abbinamento perfetto! Un bicchiere di moscato dolce e un paio, sempre un paio, di fette di belsone... Se ci aggiungi risate e buona compagnia il pranzo sarà stato davvero perfetto!
EliminaInco: è un dolce morbido ma non soffice, diciamo una frolla lievitata, che mantiene un'anima decisamente rustica; è un dolce da campagna, da mangiare senza paura di bagnarsi le dita nel vino in cui lo si può, anzi si deve, assolutamente intingere!
Grazie x aver condiviso questa preziosissima ricetta :-) L'aspetto è incantevole e sicuramente il sapore non sarà da meno :-)
RispondiEliminaL'atmosfera di quella trattoria è magica..sono quei luoghi che ci porteremo x sempre nel cuore ^_^
Buona domenica <3
mmm una ricettina invitante;) buona domenica^_^
RispondiEliminaMai fatto o provato, mi incuriosisce assai!
RispondiEliminaEh eh, anche qui c'era un posto simile, sulle alture di Sori, solo che purtroppo adesso ha perso un po' di quel fascino!! Il dolce sembra buonissimo, peccato non mi sia mai capitato di assaggiarlo!!
RispondiEliminaDev'essere ottimo. Colgo l'occasione per augurarvi un Buon Natale ed un nuovo anno ricco di ogni bene.
RispondiEliminaErika
questo è il classico dolce che farebbe impazzire mio marito, lui adora queste consistenze...me lo segno! ;)
RispondiEliminaBuon lunedì, un abbraccio
Un dolce da mariti insomma! Se lo provi fammi sapere i commenti che sono curiosa... Ti avverto, da me la frase ricorrente di fronte a ogni dolce diverso è: "non lo fai mai il belsone?"... Ecco, vedi tu!
EliminaV.
devo assolutamente farlo... è una meraviglia :-*
RispondiEliminaQuesto bensone è una novità anche per noi...questa trattoria ce la siamo immaginata benissimo, grazie alla tua minuziosa descrizione...sembra proprio un bellissimo posto, avvolto in un alone di affascinante mistero!
RispondiEliminaIl bensone deve essere proprio buono, un'alternativa ai cantucci toscani!
Bravissima!!
uhhh che buono! vorrei sublimare anche io! gran bel pezzo di tradizione che mi piacerebbe provare. Un caro augurio di buone feste e un bacio!
RispondiEliminaAllora devi proprio farlo e provare quella sensazione di sublimazione che qualcuno sostiene che il belsone porti con sè!
EliminaMai sentito parlare del bensone!
RispondiEliminaMa si impara sempre qualcosa di nuovo!
Grazie per la ricetta ed un abbraccio Maria
Un dolce rustico tutto da provare cara Veronica! Mi ricorda molto le ciambelline sarde come consistenza, devo proprio farlo, sono molto curiosa di sapere che assomiglia ai dolci della mia infanzia!
RispondiEliminaGrazie mille per questa meravigliosa ricetta, come sempre bravissima!
Un abbraccio Laura<3<3<3
Looks like an amazing recipe, will try it for sure. Great blog & would you
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keep in touch!
X
http://subhamrai.blogspot.in/
Laura: Sì, è decisamente un dolce rustico, uno di quelli da famiglia per intenderci; quindi sicuramente simile alle tue ciambelline...
EliminaSubhamrai: you are welcomed in my kitchen!
Followed you back on GFC & Thanks! :)
EliminaX
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Un dolce da provare!!!
RispondiEliminaNon lo conoscevo :-)
The Princess Vanilla
Wow, che bonta, sei molto brava. Sono la tua nuova follower.
RispondiEliminaSe ti va pasa da me: redecoratelg.com
Baci, ti aspetto.
Those pictures are so beautiful <3 Looks super delicious!
RispondiEliminaI am following you now, please follow back if you like my blog too :)
Have a nice day!
Aimie from Channel Of Creation
Che tenerezza il racconto di questo luogo...mi sembra di rivivere i momenti quando vivevo a casa con i miei e la nebbia la faceva da padrona tutta intorno ;)!!! Il bensone rientra alla grande nei miei ricordi e ho già sperimentato varie volte e piace anche ai miei piccoli, devo rifarlo presto però nella versione con la marmellata brusca fatta dalla mia mami ;)!!! Buona serata Luisa
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