La Mehlsuppe di Carnevale
Lo so, non si fa così: sarebbe ora di stringere la cinghia della Quaresima e io me ne esco con il Carnevale.
È che nell'ultimo periodo ho approfittato per sistemare alcune cosette para-domestiche che - al netto degli impegni lavorativi, del tempo dedicato a roditori invadenti (sì, ancora...), a nuovi cavalli da "stallare" (scusate il neologismo) e a qualche noioso corollario - mi hanno impegnato full time.
E quando mi sono riaffacciata sulla scena il calendario parlava chiaro: martedì grasso archiviato. Da una settimana.
Così mi è parso strano non essermene accorta, almeno in cucina.
Nemmeno un dolce a tema - che so - le frappe della zia (ma non le ha fatte nemmeno lei?)... una nevicatina di zucchero a velo (che di neve vera ne abbiamo avuta in abbondanza)... qualche coriandolo... un peccatuccio di gola...
Insomma, quella sensazione di essermi persa qualcosa.
Potevo essere io l'unica distratta ritardataria?
La cosa non mi convinceva, così mi sono andata a cercare qualcuno, un po' sui generis come me, che desse una seconda opportunità al Carnevale. E l'ho trovato!
È una città che tre quarti di nobiltà (di nascita) non glieli toglie nessuno. Insieme a una tradizione culturale di tutto rispetto, a numerosi e insoliti musei e a un eccentrico Carnevale che si celebra a Quaresima iniziata da cinque giorni: un dispetto della protestante Basilea alle gerarchie cattoliche.
L'altra bizzarria è che tutto inizia alle quattro di notte, orario "svizzero", quando il buio avvolge ancora completamente la città e il silenzio si rompe solo al segnale del Mazziere. Poi una folla di musicanti, cantastorie, maschere e cortège invade rumorosa i vicoli del centro storico e si scalda nei locali aperti tutta la notte mettendo mano a scodelle e cucchiai per gustare la zuppa del Carnevale.
E siccome alla mia scoperta mi sono appassionata ve l'ho voluta raccontare, chissà che in giro non ci sia qualcun altro svagato come me che vuole recuperare. Nel caso, considerate che il peccato - di gola - consisterà in una zuppetta quasi conventuale, se non eccedete nel vino e nei bagordi carnevaleschi...
Abbracci,
V.
E siccome alla mia scoperta mi sono appassionata ve l'ho voluta raccontare, chissà che in giro non ci sia qualcun altro svagato come me che vuole recuperare. Nel caso, considerate che il peccato - di gola - consisterà in una zuppetta quasi conventuale, se non eccedete nel vino e nei bagordi carnevaleschi...
Abbracci,
V.
Basler Mehlsuppe
3 cucchiai di farina
30 g di burro
2 cipolle dorate
1 l di brodo di carne
1 bicchiere di vino rosso robusto
100 g di formaggio Sbrinz (o altro tipo gruviera)
Sale, pepe
Pelate le cipolle e tagliatele a fettine sottili. In una casseruola fate tostare la farina a fuoco medio mescolando continuamente finché non imbrunisce (non aspettatevi che diventi color cacao, deve solo virare leggermente a un nocciola); unite il burro e le cipolle e lasciatele stufare 5 minuti.
Aggiungete il brodo e il vino e, a fiamma vivace, portate a ebollizione mescolando; abbassate il fuoco e lasciate sobbollire la zuppa circa un'ora. Tenetene da parte un paio di mestoli e lavorate il resto a crema con il minipimer. Riunite il tutto e tenete in caldo.
Preparate le fondine individuali mettendo sul fondo un cucchiaio di gruviera grattugiato (che si scioglierà golosamente con il calore), versate la zuppa e completate con altro gruviera e una macinata di pepe.
Preparate le fondine individuali mettendo sul fondo un cucchiaio di gruviera grattugiato (che si scioglierà golosamente con il calore), versate la zuppa e completate con altro gruviera e una macinata di pepe.
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Giocare d'anticipo: come la maggior parte delle zuppe anche questa dà il meglio di sé réchauffée, quindi preparatela il giorno prima e tenetela al fresco coperta, al momento di servire riscaldatela a fuoco lento.
Le foto...
In seguito alla nota di cui sopra ho diligentemente preparato la zuppa la sera prima quando ormai la luce naturale per immortalarla scarseggiava, anche sotto il portico all'aperto... e non è che non ci abbia provato...
Scatti rimandati alla mattina, con la calma e la luce.
Se non che - e questa è una congiura - l'indomani era in corso un Diluvio Universale, terminato solo a tarda sera quando ormai noi congiurati ci eravamo spazzolati fino all'ultimo cucchiaio del mio soggetto fotografico...
La ricetta kommt direkt aus Baseln con qualche piccola modifica à l'italienne.
Le foto...
In seguito alla nota di cui sopra ho diligentemente preparato la zuppa la sera prima quando ormai la luce naturale per immortalarla scarseggiava, anche sotto il portico all'aperto... e non è che non ci abbia provato...
Scatti rimandati alla mattina, con la calma e la luce.
Se non che - e questa è una congiura - l'indomani era in corso un Diluvio Universale, terminato solo a tarda sera quando ormai noi congiurati ci eravamo spazzolati fino all'ultimo cucchiaio del mio soggetto fotografico...
La ricetta kommt direkt aus Baseln con qualche piccola modifica à l'italienne.
28 commenti
Oggi arietta decisamente frescolina... una zuppa così riscalda l'animo... un abbraccio!
RispondiEliminaGrazie per il racconto di questo carnevale posticipato ( non lo conoscevo) e per questa zuppa ( altra novitá).
RispondiEliminaDa gustare in queste giornate ancora freddine!
Un abbraccio Maria
Ciao Maria, la scoperta è avvenuta per caso: un trafiletto su una vecchia rivista. Dalla curiosità alla ricerca di dettagli il passo è stato breve. Ed ecco qui una sintesi di un carnevale diverso dal nostro che ho voluto condividere con voi... perché in fondo è questo il bello dei blog, non trovi? Oltre a una zuppa da gustare "in queste giornate freddine". Un abbraccio.
EliminaE' per questo che adoro le zuppe. Se hai ospiti le puoi preparare in tutta tranquillità quando hai tempo e il giorno della cena ti puoi sedere a tavola fresca e riposata. Questa zuppa è l'ideale per fine inverno, quando le giornate hanno ancora un residuo di freddo o, peggio, di pioggia.
RispondiEliminaQuesta zuppa è una vera scoperta! Direi che "ben venga" ....anche se in ritardo!
RispondiEliminaUn abbraccio!
Ah ah, ci vuole per me, anche io le ricette carnevalesche le ho saltate a piè pari!!
RispondiEliminaBella questa zuppa, sostanziosa e saporita!!
Buona giornata!!
Silvia, non sai come mi solleva sapere che non sono l'unica svagata... In fondo, l'importante è avere un piano B. E basta saper cercare!
EliminaNon conoscevo questa ricetta . . . e che dire ?! Ne vorrei un bel piatto a pranzo ^_^
RispondiEliminaQUESTO PIATTO VA BENE TUTTO L'INVERNO, QUINDI NON TI PREOCCUPARE!!!!!BACI SABRY
RispondiEliminamia madre non prepara mai zuppe o piatti simili, vado a mostrarle questa ricetta ;) un bacio
RispondiEliminahttp://glampond.blogspot.it
Cara mamma di Laura, questa non è una zuppa - che lei non cucina - è una ricetta di Carnevale! Quindi la sperimenti tranquillamente e ci faccia sapere cosa ne pensa.
EliminaUn caro abbraccio (anche a Laura!)
Ciao Veronica, anch'io quest'anno ho saltato le ricette relative al periodo del Carnevale, ma dolci fritti sono comunque presenti nel mio blog (sebbene pochini...), e alcuni di questi adatti non solo al Carnevale ma anche ad altri periodi dell'anno (tranne ovviamente l'Estate!).
RispondiEliminaLa tua zuppa è veramente invitantissima, adatta a questi giorni di pioggia e freddo che non hanno risparmiato
neanche il sud della Sicilia dove l'Inverno quest'anno è stato piuttosto anomalo mentre in genere è decisamente
mite...mi piacerebbe provarla, la trovo originale e sicuramente buonissima e molto gustosa, complimenti:))
un bacione:))
Rosy
Da te "dolci fritti sempre presenti", dici? Adesso vengo a fare una panoramica e a gustarmeli con gli occhi perché io proprio sono negata a friggere... e in più non mi applico, quindi ho scarse possibilità di migliorare. A meno di avere un insegnante di tutto rispetto in cucina, si intende...
EliminaSe davvero ti metti ad affettare cipolle per questa zuppa fammi sapere cosa ne pensi. Un abbraccio.
con questo tempaccio piovoso la tua zuppa è perfetta ;-) un bacione grande!!! :-*
RispondiEliminaBastava rimanere in Italia e venire a Viareggio..da noi il Carnevale termina sabato 28 febbraio :-P
RispondiEliminaFantastica zuppa :-) ultimamente mi nutrirei solo di queste coccole calde al cucchiaio (e poco ci manca)..
Anche voi un po' irriverenti lì a Viareggio... A saperlo prima organizzavo una scappata lì, magari con una fondina di zuppa da condividere. Un abbraccio Consu.
EliminaVeronica, bellissimo post non conoscevo questa storia! Questa zuppa è un vero confort
RispondiEliminafood! Complimenti, bravissima!
Un abbraccio Laura *_*
Milano, dintorni e anche un po' più a nord, dove la pianura diveta colline e si avvicina poi ai laghi... anche lì carnevale ambrosiano che è terminato sabato scorso, sotto l'acqua.....
RispondiEliminaClaudette
Carnevale bagnato, Carnevale fortunato? ... O era un'altra cosa?
EliminaUn abbraccio cara Claudette, con un pallido raggio di sole...
Fantastico! Posso innalzarti a "ricercatrice onoraria per procrastinatori incalliti"? Chissà non si riesca a trovare un modo per allungare altre festività! XD
RispondiEliminaSe per gustare una buona zuppa, comunque, ci sta tutto!
Buon week end e grazie per esser passata a trovarmi! :)
Miu Mia, il titolo mi onora alquanto, dici che posso considerarmi una sorta di "nel tempo libero faccio il segugio"? Mi metto subito alla ricerca per non disattendere le aspettative!
EliminaCiao! interessantissima questa ricetta, bellissime le foto, ma ancora più bello è il racconto.
RispondiEliminaPensa che invece mai come quest'anno Carnevale s'è fatto sentire nella mia cucina.
Ti seguo sempre con piacere e finalmente posso tornare a commentarti.
Buon fine settimana e a presto!
:-) non eccediamo nel vino, basta metterci nella zuppa un buon vino
RispondiEliminaCara, io ho ecceduto fin troppo nel periodo di carnevale, ma questa zuppa è golosissima e credo che si può trovare modo ugualmente di assaporarla a prescindere dal periodo...
RispondiEliminaUn bacio!
Cara, io ho ecceduto fin troppo nel periodo di carnevale, ma questa zuppa è golosissima e credo che si può trovare modo ugualmente di assaporarla a prescindere dal periodo...
RispondiEliminaUn bacio!
A parte che in alcuni posti i carri ci sono stati ieri e ci saranno anche domenica prossima, per cui il Carnevale non è ancora stato messo in "soffitta", e poi io questa ricettina mika la conoscevo, se non la pubblicavi mi restava un buco vuoto!!!
RispondiEliminaMa che bontà! Queste sono le zuppe che adoro. Mi sembra di sentirne il profumo :)
RispondiEliminamolto interessante questa zuppa, avevo dato un'occhiata veloce appena l'hai postata e oggi sono ritornata a rileggermi gli ingredienti. Ne facciamo una simile da noi, ma la tua mi ispira di più, sarà per il formaggio o per il vino rosso, devo provare. Per quel che riguarda il Carnevale, se posso dire la mia, potrebbe anche non esistere, non mi è mai piaciuto, nel mio blog credo di non aver mai preparato un dolce tipico di questa festa. Sarò anche antipatica ma non mi piacciono, le maschere, i carri e tutto quello che ci gira attorno.
RispondiEliminaUn abbraccio
Sabina