Ciacci montanari
Sabato pomeriggio, a quell'ora in cui non è né giorno né sera.
Ho fatto una sortita fruttuosa al mercato antiquario e ora volteggio come ormai d'abitudine con pennello e vernice.
Non posso farci niente, mi piacciono gli oggetti che hanno vissuto almeno tre vite e se si tratta di legno ancora di più.
La piccola finestra, ad esempio... l'infisso proviene da un'altra più grande, adattata da qualcuno a regola d'arte e travestita con due mani di smalto bianco latte - "che sia opaco però". Appena l'abbiamo montata ho pensato a un piccolo quadro: perfetta così!
Per le porte la storia è più lunga: dall'estate si sono alternate quella d'ingresso, le cantine sul retro e il doppio portone. Adesso è il turno di una porta scrostata che attende paziente l'ultima mano color mandorla amara, un connubio perfetto con quel chiavistello introvabile che qualcuno, pur di accontentarmi, è andato a smontare da un'altra porta, di un'altra casa, che "tanto là non si usava".
Ho fatto una sortita fruttuosa al mercato antiquario e ora volteggio come ormai d'abitudine con pennello e vernice.
Non posso farci niente, mi piacciono gli oggetti che hanno vissuto almeno tre vite e se si tratta di legno ancora di più.
La piccola finestra, ad esempio... l'infisso proviene da un'altra più grande, adattata da qualcuno a regola d'arte e travestita con due mani di smalto bianco latte - "che sia opaco però". Appena l'abbiamo montata ho pensato a un piccolo quadro: perfetta così!
Per le porte la storia è più lunga: dall'estate si sono alternate quella d'ingresso, le cantine sul retro e il doppio portone. Adesso è il turno di una porta scrostata che attende paziente l'ultima mano color mandorla amara, un connubio perfetto con quel chiavistello introvabile che qualcuno, pur di accontentarmi, è andato a smontare da un'altra porta, di un'altra casa, che "tanto là non si usava".
Per stare in tema una ricetta d'antan. I ciacci montanari sono una preparazione tipica emiliana, una ricetta povera che, se fatta con una buona farina di castagne ha un gusto speciale. Si cuociono normalmente sui ferri, ma una padella da crepes può andare comunque bene; una volta preparati si abbinano a ricotta o panna, ma c'è chi li sposa anche ai salumi.
Ciacci montanari (per 2 persone):
8 cucchiai di farina di castagne
acqua
un pizzico di sale
Amalgamate gli ingredienti unendo l'acqua poca alla volta finchè l'impasto non ha la consistenza di una crema. Ungete leggermente la padella e versate un cucchiaio di impasto stendendolo un poco. Cuocete un paio di minuti per lato e gustate caldo farcito con ricotta fresca.
Abbracci,
V.
V.
13 commenti
Buongiorno e Buona Domenica! Vi capiamooo: qui a Perugia oggi si tiene, come ogni ultima domenica del mese, il mercatino dell'antiquariato e probabilmente andremo! Non è sempre facile trovare oggetti che catturino l'attenzione ma il solo passeggiare tra quei banchi dove si resipra quell'aria genuinamente vintage è terapeutico! Quindi avete manine d'oro ^ ^...tra mani di bianco e di mandorla e profumati ciacci montanari ci avete messo una gran voglia di metterci all'opera! Come sempre qui è una meravigliosa fucina di stimoli!!! Un abbraccio pancettoso
RispondiEliminaChe buoni!!!! In Toscana li chiamiamo "necci" ma sono la stessa identica cosa..li adoro e con la ricotta sono una favola :-)
RispondiEliminaSpero che prima o poi ci farai vedere tutti questi lavoretti di restauro che ti assorbono tempo ed energie..devono essere qualcosa di meraviglioso e il tuo entusiasmo è dannatamente contagioso :-)
Buona domenica e a presto <3
E il bello è che sono anche velocissimi da fare, vero?
EliminaPrima o poi fotografo... è che devo avere le mani pulite!
Mi piacciono molto le preparazioni a base di farina di castagne!! Ottimi con la ricotta e per me ottimi anche con i salumi!! Buon lavoro e buona Domenica!
RispondiEliminaanche io amo girare per mercatini, anche se qua ultimamente nei fine settimana piove sempre e non riesco mai a vederne uno!!!!
RispondiEliminaChe delizia questi ciacci, semplici ma perfetti da godersi in una fredda giornata quasi invernale...
Buona domenica!
ME LI STO DIVORANDO CON GLI OCCHI E VORREI TANTO SENTIRTI IL MERAVIGLIOSO SAPORE!!!!BACI SABRY
RispondiEliminaHello from Spain: fabulous . Very tasty and appetizing. Keep in touch
RispondiEliminanon conoscevo questa ricetta! solo il fatto che abbia il sapore delle castagne so già che mi piacerà un sacco!! e...adoro il color "mandorla" !!! :-)
RispondiEliminaNon puoi capire la sorpresa di leggere di una nuova follower, andare subito a "conoscerla", e realizzare che oggi avete cucinato (quasi) la stessa cosa!! Ho preparato questi "ciacci" senza sapere che si chiamassero così, ripieni di cachi e "vegrino" (caprino di yogurt di soia).. Siamo decisamente in sintonia :)) a prestissimo!!
RispondiEliminaPata
Eccomi qui! Il tuo blog è davvero interessantissimo pieno di ricette gustose...ti seguirò volentieri :-) a presto.
RispondiEliminaMa che bontà... ! Mi hai dato giusto un'idea che si sposa bene a quei tre/quattro cachi che se non mangio nel giro di qualche giorno finiranno nella compostiera! Grazie!!!
RispondiEliminapasso a trovarti dopo una lunga assenza dal blog e vedo questa meravigliosa preparazione che non conoscevo assolutamente e che mi fa venire l'acquolina:)) bravissima, devono essere buonissimi e mi piacerebbe davvero poterli assaggiare:))
RispondiEliminaun bacione:))
Rosy
Qui in Lucchesia vengono chiamati necci, mi piacciono tantissimo con la ricotta, e con questo freddo ci stanno proprio bene! Ciao, Arianna
RispondiElimina