La Mehlsuppe di Carnevale
febbraio 25, 2015
Lo so, non si fa così: sarebbe ora di stringere la cinghia della Quaresima e io me ne esco con il Carnevale.
È che nell'ultimo periodo ho approfittato per sistemare alcune cosette para-domestiche che - al netto degli impegni lavorativi, del tempo dedicato a roditori invadenti (sì, ancora...), a nuovi cavalli da "stallare" (scusate il neologismo) e a qualche noioso corollario - mi hanno impegnato full time.
E quando mi sono riaffacciata sulla scena il calendario parlava chiaro: martedì grasso archiviato. Da una settimana.
Così mi è parso strano non essermene accorta, almeno in cucina.
Nemmeno un dolce a tema - che so - le frappe della zia (ma non le ha fatte nemmeno lei?)... una nevicatina di zucchero a velo (che di neve vera ne abbiamo avuta in abbondanza)... qualche coriandolo... un peccatuccio di gola...
Insomma, quella sensazione di essermi persa qualcosa.
Potevo essere io l'unica distratta ritardataria?
La cosa non mi convinceva, così mi sono andata a cercare qualcuno, un po' sui generis come me, che desse una seconda opportunità al Carnevale. E l'ho trovato!
È una città che tre quarti di nobiltà (di nascita) non glieli toglie nessuno. Insieme a una tradizione culturale di tutto rispetto, a numerosi e insoliti musei e a un eccentrico Carnevale che si celebra a Quaresima iniziata da cinque giorni: un dispetto della protestante Basilea alle gerarchie cattoliche.
L'altra bizzarria è che tutto inizia alle quattro di notte, orario "svizzero", quando il buio avvolge ancora completamente la città e il silenzio si rompe solo al segnale del Mazziere. Poi una folla di musicanti, cantastorie, maschere e cortège invade rumorosa i vicoli del centro storico e si scalda nei locali aperti tutta la notte mettendo mano a scodelle e cucchiai per gustare la zuppa del Carnevale.
E siccome alla mia scoperta mi sono appassionata ve l'ho voluta raccontare, chissà che in giro non ci sia qualcun altro svagato come me che vuole recuperare. Nel caso, considerate che il peccato - di gola - consisterà in una zuppetta quasi conventuale, se non eccedete nel vino e nei bagordi carnevaleschi...
Abbracci,
V.
E siccome alla mia scoperta mi sono appassionata ve l'ho voluta raccontare, chissà che in giro non ci sia qualcun altro svagato come me che vuole recuperare. Nel caso, considerate che il peccato - di gola - consisterà in una zuppetta quasi conventuale, se non eccedete nel vino e nei bagordi carnevaleschi...
Abbracci,
V.
Basler Mehlsuppe
3 cucchiai di farina
30 g di burro
2 cipolle dorate
1 l di brodo di carne
1 bicchiere di vino rosso robusto
100 g di formaggio Sbrinz (o altro tipo gruviera)
Sale, pepe
Pelate le cipolle e tagliatele a fettine sottili. In una casseruola fate tostare la farina a fuoco medio mescolando continuamente finché non imbrunisce (non aspettatevi che diventi color cacao, deve solo virare leggermente a un nocciola); unite il burro e le cipolle e lasciatele stufare 5 minuti.
Aggiungete il brodo e il vino e, a fiamma vivace, portate a ebollizione mescolando; abbassate il fuoco e lasciate sobbollire la zuppa circa un'ora. Tenetene da parte un paio di mestoli e lavorate il resto a crema con il minipimer. Riunite il tutto e tenete in caldo.
Preparate le fondine individuali mettendo sul fondo un cucchiaio di gruviera grattugiato (che si scioglierà golosamente con il calore), versate la zuppa e completate con altro gruviera e una macinata di pepe.
Preparate le fondine individuali mettendo sul fondo un cucchiaio di gruviera grattugiato (che si scioglierà golosamente con il calore), versate la zuppa e completate con altro gruviera e una macinata di pepe.
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Giocare d'anticipo: come la maggior parte delle zuppe anche questa dà il meglio di sé réchauffée, quindi preparatela il giorno prima e tenetela al fresco coperta, al momento di servire riscaldatela a fuoco lento.
Le foto...
In seguito alla nota di cui sopra ho diligentemente preparato la zuppa la sera prima quando ormai la luce naturale per immortalarla scarseggiava, anche sotto il portico all'aperto... e non è che non ci abbia provato...
Scatti rimandati alla mattina, con la calma e la luce.
Se non che - e questa è una congiura - l'indomani era in corso un Diluvio Universale, terminato solo a tarda sera quando ormai noi congiurati ci eravamo spazzolati fino all'ultimo cucchiaio del mio soggetto fotografico...
La ricetta kommt direkt aus Baseln con qualche piccola modifica à l'italienne.
Le foto...
In seguito alla nota di cui sopra ho diligentemente preparato la zuppa la sera prima quando ormai la luce naturale per immortalarla scarseggiava, anche sotto il portico all'aperto... e non è che non ci abbia provato...
Scatti rimandati alla mattina, con la calma e la luce.
Se non che - e questa è una congiura - l'indomani era in corso un Diluvio Universale, terminato solo a tarda sera quando ormai noi congiurati ci eravamo spazzolati fino all'ultimo cucchiaio del mio soggetto fotografico...
La ricetta kommt direkt aus Baseln con qualche piccola modifica à l'italienne.